Il dolce di Omi Olly
Scritto il 8 dicembre 2012 | 21 Commenti
Il giorno di San Nicola ho trascorso uno splendido pomeriggio nella cucina della mia amica dove ci siamo riunite insieme alla sua mamma, venuta da Amburgo, e ad un’altra amica che è pasticcera per preparare il tradizionale dolce di Natale di Omi Olly, la bisnonna della mia amica. Lo avevo provato già l’anno scorso quando arrivò per posta da Amburgo e non volevo credere alle mie orecchie quando la mia amica mi svelò l’ingrediente principale del dolce. Avrei giurato che fosse pasta di mandorle finissima, invece mi spiegò che si tratta del “marzapane dei poveri”. Il ripieno è infatti a base di patate, semplicissime patate schiacciate nel passaverdure. Il sapore del marzapane lo ottiene grazie all’essenza di mandorle amare. Quando le chiesi la ricetta mi disse che né lei né sua madre, a cui era stata tramandata la ricetta dalla nonna, sapevano le dosi. È uno di quei dolci che si fa con i ricordi, non con una ricetta scritta.
Allora quest’anno abbiamo deciso di pepararlo insieme, io con blocco e penna (e macchina fotografica) a documentare il tutto. Inutile dire che ci siamo divertite da matti in quattro a pasticciare, raccontare, bere spumante, ridere e scherzare. Abbiamo impastato dosi per un intero reggimento e con le dosi che riporto ne sono venuti fuori un dolce enorme che vedete nelle foto e uno piccolino. Diciamo che per un dolce di dimensioni normali potete dimezzare le dosi. L’essenza di mandorle amare si trova qui in piccoli flaconcini. Ma è un ingrediente che va dosato a seconda dei gusti. Aggiungetene finché il ripieno vi sembra perfetto. Deve avere un sapore delicato di pasta di mandorle. Il dolce si conserva a lungo ed è uno di quei dolci che migliora col tempo.
Adoro queste ricette tramandate e sono grata alla mia amica e alla sua mamma che l’hanno voluta condividere con me e con voi. La mia amica è tutta emozionata che la ricetta della sua bisnonna ora vada online, Omi Olly ne sarebbe felicissima.
Ingredienti per 2 dolci
Per l’impasto
- 1 kg di farina 00
- 2 cubetti di lievito di birra (80 gr – in Germania sono da 40 gr cad., in Italia 3 da 25 gr)
- 440 gr di latte tiepido
- 200 gr di zucchero
- 160 di burro morbido
- 2 uova
- 1 cucchiaino di sale
Per il ripieno
- 1700 gr di patate cotte e schiacciate
- 350 gr di zucchero
- 4-5 flaconcini di essenza di mandorle amare
- 250 gr di uvetta sultanina
- 200 gr di mandorle tritate
- qualche fiocco di burro
Per la glassa:
- il succo di 1 limone grande
- 150-200 gr di zucchero a velo
Preparazione dell’impasto con il Bimby:
Inserire nel boccale il latte, lo zucchero e il lievito e scaldare a 37°C per 2 minuti velocità 2. Aggiungere il burro, le uova e il sale. 5 Sec. Vel. 3. Aggiungere infine la farina e impastare per 3 min. Velocità Spiga.
Mettere l’impasto in una ciotola un capiente, coprire con uno strofinaccio e lasciare lievitare in un luogo ben caldo per circa 30 minuti. Impastare quindi con le mani e far rilievitare per altri 15 minuti.Preparazione dell’impasto senza Bimby:
Sbriciolare il lievito nel latte tiepido e lasciarlo riposare per circa 10 minuti. Scaldare il burro in un pentolino (deve essere caldo, non bollente).
Mischiare farina, zucchero, sale e uova e aggiungere prima il burro caldo, poi il latte con il lievito. Impastare tutto a mano o con l’impastatrice fino ad ottenere un impasto liscio e morbido. Mettere l’impasto in una ciotola un capiente, coprire con uno strofinaccio e lasciare lievitare in un luogo ben caldo per circa 30 minuti. Impastare quindi con le mani e far rilievitare per altri 15 minuti.
Preparazione del ripieno:
Mischiare le patate schiacciate, l’uvetta, le mandorle tritate, lo zucchero e l’essenza di mandorle amare e amalgamare il tutto.Dividere l’impasto in due parti uguali, stenderle fino a ricavare dei rettangoli. Distribuire il ripieno sull’impasto e stenderlo in maniera uniforme. Distribuire sul ripieno qualche fiocco di burro. Rotolare quindi l’impasto iniziando dal lato lungo. Unire le estremità del rotolo ricavando un ciambellone come nella foto. Le due estremità vanno leggermente accavallate. Disporre il tutto su una placca da forno imburrata o coperta di carta da forno. Cuocere nel forno preriscaldato a 180 °C per circa 45 minuti. Coprire con della carta argentata se dovesse scurirsi troppo. Fare la prova dello stecchino.
Per la glassa mischiare il succo di limone e lo zucchero a velo e distribuirla con un pennello di silicone sul dolce ancora caldo.
Commenti
21 Responses to “Il dolce di Omi Olly”Lascia una risposta
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Bellissima atmosfera e pur vivendo in Germania da qualche anno questo dolce non lo conocevo…..
Buon avvento
francesca
Ha un aspetto spettacolare questo dolce! E invidio ilvs pomeriggio di chiacchiere e foto… Ma lo sai
può essere più buono questo dolce? nato dai ricodi, dalla semplicità e dall’amicizia…. sarà squisito e io non vedo l’ora di provarlo immaginando la vostra gioia nel sperimentare!
buona festa dell’Immacolata
simonettta
oh das muß ein wunderbarer tag gewesen sein!
Che dolce originale…molto nelle mie corde. Lo faro’ senz’altro
l’atmosfera che si respira in questa cucina è la cosa più buona, credo che una volta saggiata non se ne possa fare a meno…
troppo bello!
Tramandare attraverso il cuore e la pancia, in intimità… che meraviglia e poi, Alex, grazie al tuo occhio, a tutti noi! ;-)
è una ricetta (e una storia) bellissima! grazie alex per averla condivisa.
però ho sempre un po’ di timore con questi dolci tramandati. paura che il dolce non riconoscendo la mano del “padrone” riesca una mezza ciofeca.
tu l’hai provato?
Le ricette delle nonne sono una delle cose più bella del mondo. E chiedere a qualcuno una ricetta e sentirsi dire “Boh, vado ad occhio” è una di quelle cose che mi fa andare in brodo di giuggiole. Eppure io ho sempre bisogno dei miei appunti, e quando non li ho mi sento sempre un po’ persa. Anche se ci sono ricette che faccio da anni. Questo post è un pensiero carinissimo per una nonna che non c’è più, e che con poco riusciva a fare un capolavoro. Bacino, Sere
*Francesca, non credo che sia molto diffuso in Germania, è proprio una ricetta di famiglia :-)
*Genny, è bello condividere questi momenti
*Simonetta, sono queste le ricette che più amo e sono grata di poterle mettere sul blog. Per la mia amica è un gran piacere sapere che la ricetta della sua bisnonna ora viaggia in rete
*Susanne, das war er auch. Zusammen kochen oder backen ist einfache etwas wunderbares
*Sara, fammi sapere se lo fai, ne sarà contenta la mia amica
*Silvia, è proprio vero
*Artemisia, so che a te piaccione le mani in azione :-)
*Roberta, grazie a te. Amo il blog anche e soprattutto per questo.
*Giulietta, lo abbiamo fatto insieme e l’ho provato, è delizioso. Spero di aver segnato correttamente tutte le dosi, ma non c’è molto da sbagliarsi. È un semplice impasto lievitato e il ripieno è molto semplice. Spero di replicarlo a Natale insieme alla mia mamma, poi saprò se viene bene come questo
*Serena, io invece sono una che va molto a occhio e quando poi devo scrivere la ricetta nel blog mi ritrovo spesso a non ricordare dosi e procedimenti … sai quante ricette stanno lì in archivio in attesa che mi torni la memoria? :-)
(anche un po’ col moccichino a dire il vero, ma glissiamo).
La vera generosità è condivisione: da oggi tutte noi saremo più ricche, grazie ad un pezzetto di Omi, di te e della tua splendida amica.
Grazie meravigliose ragazze.
(la rifo eh, aspetto anch’io che arrivi mamma e poi la si rifa)
Liebe Alex, wie du schon geschrieben hast: solche Familienrezepte muss man einfach lieben! Und vor allem aufschreiben und der Nachwelt hinterlassen, bevor sie in Vergessenheit geraten…
Lieben Gruß, Dirk
Ganz herzlichen Dank für dieses tolle Rezept! Da mein GG leider allergisch gegen Nüsse und Mandeln ist, mag er auch kein Marzipan. Ich werde es mal mit Deinem Rezept probieren, vielleicht kann ich ihn ja überzeugen!
Eine schöne Adventszzeit, liebe Grüße, Monika
Mai avrei pensato che si potesse realizzare un “finto” marzapane con le patate. Questa me la segno!
A parte la battuta cretina che mi è venuta spontanea leggendo dell’essenza di mandorle amare (in mancanza si potrebbe usare un po’ di cianuro, ha lo stesso odore!, colpa dei troppi gialli di Agatha Christie letti e delle troppe signore in giallo viste, direi che questo dolce ha quel tocco magico che solo i dolci della tradizione hanno. La pasta dolce lievitata è molto simile alla pasta del dolce danese che preparava mia mamma tempo fa, mi piace tantissimo, unita alla ricchezza del ripieno. Un abbraccio!
PS: ohh per farti fare ricette caloriche bisogna che tu sia in compagnia allora! Evviva :)
che forte! ogni volta che ti sento, capisco che siamo diverse! e questa cosa mi piace tantissimo, perchè di solito capita di dire sempre “anche io!”. bella la diversità, e bello trovarla nella passione che ci accomuna!
Was für eine schöne Geschichte….und ich kann sie so gut nachvollziehen, da es in meiner Familie auch so viele “Handgelenk-mal-Pi-Rezepte” gibt….die ausserdem die Angewohnheit haben, zu misslingen, sobald ich sie verbloggen und damit in das enge Kostüm eines “richtigen” Rezeptes pressen will…dir scheint es aber gelungen zu sein!
Liebe Grüsse,
Vanessa
Il ripieno con le patate è davvero particolare !
Lo so…non è natale, ma ho sfornato oggi questo dolce per smaltire le ultime patate…beh, è molto buono. Proprio particolare! Grazie!
Che piacere leggere che ti è piaciuto! Lo riferirò alla mia amica