Insalata di pasta con chorizo e aglio orsino – e passeggiata nel bosco

Scritto il 18 aprile 2013 | 25 Commenti

Era da anni che volevo accompagnare la mia amica a raccogliere l’aglio orsino nel bosco e domenica finalmente ce l’abbiamo fatta. Munite di cestino e con gli stivalozzi ai piedi ci siamo addentrate in un fitto bosco pieno, ma pieno di aglio orsino. Durante la raccolta occorre fare attenzione a non scambiarlo con le foglie del mughetto che sono velenose. Se sfregate le foglie tra le mani e sentite un odore di aglio allora sono quelle giuste. Ma non raccogliete mai le foglie se non siete sicuri.
L’aglio orsino si raccoglie prima della sua fioritura ed è bene raccogliere sempre solo una o due foglie per ogni pianta. Io mi sono affidata alla mia amica che conosce tutte le piante e i posti giusti dove raccogliere. Qui è infatti vietato raccogliere l’aglio orsino nelle aree protette.

Ognuna di noi ha raccolto un cestino di foglie … e un bel mazzolin di fiori di bosco (colombina cava e anemone di bosco). Tornate a casa abbiamo pulito le foglie tagliando lo stelo, le abbiamo lavate accuratamente e poi conservate facendone del pesto. Ognuna di noi ha fatto due vasetti di pesto. E due belle manciate di foglie fresche le ho usate per fare l’insalata di pasta che abbiamo mangiato poi la sera stessa come contorno alla prima grigliata dell’anno. Solitamente l’insalata la faccio con la rucola, ma la versione con l’aglio orsino era davvero spettacolare. Poi, invece di usare i pomodorini freschi, ho preferito farli confit la sera prima. Da leccarsi i baffi, credetemi!
Altre mie ricette con l’aglio orsino le trovate QUI.

Insalata di pasta

  • 500 gr di rigatoni (o paccheri o altra pasta corta)
  • 400 gr di pomodorini ciliegia
  • 1 manciata di foglie di basilico
  • 1 cucchiaio di zucchero di canna
  • ca. 200 gr di chorizo
  • 1 mozzarella
  • 50 gr di pomodorini secchi sott’olio
  • 1 mazzetto di aglio orsino
  • olio d’oliva
  • sale e pepe

Lavare i pomodorini, tagliarli a metà, disporli in una teglia. Aggiungere lo zucchero di canna, sale, le foglie di basilico e un po’ di olio d’oliva. Mischiare tutto e infornare a 180 °C per circa 30 minuti fino ad ottenere dei pomodorini confit. Far raffreddare completamente.
Cuocere la pasta al dente. Scolarla, condirla con un filo d’olio e farla raffreddare completamente. Tagliare la salsiccia chorizo a pezzetti e rosolarla senza olio in una padella finché sarà bella croccante. Farla raffreddare. Lavare le foglie di aglio orsino e tagliarle grossolanamente. Tagliare a pezzetti la mozzarella e i pomodorini secchi.
Condire poi la pasta con i pomodorini confit, aggiungere tutti gli altri ingredienti e condire con un filo d’olio, sale e pepe.

Commenti

25 Responses to “Insalata di pasta con chorizo e aglio orsino – e passeggiata nel bosco”
  1. Ciao, ho scoperto per caso il tuo blog e ora ti sto seguendo da un po’. Complimenti, mi piace molto! :) Apprezzo soprattutto la doppia lingua visto che io sono di madrelingua tedesca (altoatesina) e vivo ormai dai tanti anni a Milano…un modo per conoscere anche gli ingredienti di cui a me spesso sfugge la traduzione: per esempio, non sapevo che l’aglio orsino fosse il Baerlauch! Non si finisce mai d’imparare ;)
    Baci e a presto

  2. anna ha detto:

    Ciao, sempre foto bellissime e ricette da mangiare con gli occhi; mi sai dire un altro nome per il fiore colombina cava, appartiene ai miei ricordi ma lo conoscevo con il nome semplice di “galletti” e mi piacerebbe conoscere di più, grazie ebuona giornata

    • Alex ha detto:

      Ciao Anna,
      purtroppo non conosco altri nomi (a dire il vero non conoscevo neanche il nome ufficiale, me l’ha detto la mia amica in tedesco e poi l’ho tradotto in italiano passando per il nome botanico).

  3. Ti saluto Ticino ha detto:

    Da habt ihr ja reiche Beute gemacht ;-)
    Der Salat sieht köstlich aus.

  4. Not Only Sugar ha detto:

    Mi sarebbe piaciuto assai essere con voi in quel bosco.. trovo affascinante passeggiare in mezzo agli abeti alla ricerca degli ottimi prodotti della natura..

    Not Only Sugar

  5. Arianna ha detto:

    Bellissima la raccolta nei boschi! Io non mi azzarderei perchè potrei avvelenarmi da sola ma deve essere emozionante poi mangiare quello che si è raccolto!

  6. Basler Dybli ha detto:

    Danke für die bestimmt leckere Rezeptidee (und die schönen Bilder).
    “Gib ihm Saures …”! Fehlt bei den Zutaten nicht noch irgend etwas Flüssiges ?

  7. Krisz ha detto:

    Das ist so was von genial!!!! Ich probiere es heute noch aus!! Du bist beneidenswert, so viel Bärlauch nur für Dich!! :-) Und deine Bilder sind ebenfalls wunderschön!

    Liebe Grüße, Krisz :-)

  8. Petra Bauernfeind ha detto:

    Das sind ja wieder herrliche Fotos und der Nudelsalat wird bestimmt mal nachgemacht:-) Bei meiner Mutter in Berlin wächst auch ganz viel Bärlauch, der allerdings viel schmalere Blätter hat, aber genauso lecker! Ich hab mir vor Jahren mal ein paar Pflänzchen von dort mitgenommen und sie hier bei mir im Bayerischen Wald ausgesiedelt. Jetzt brauch ich zum Ernten nur in den Garten gehen:-)
    Herzliche Grüße
    Petra

  9. ecco, così mi hai fatto venire voglia di andare a passeggio con la mia, di amica, specialista in erbe. l’anno scorso l’abbiamo fatto, e avessi visto quante ne conosce. me ne ricordassi una! :) un bacino e a presto! sere

  10. aboutgarden ha detto:

    Alex… spettacolo di foto, di ricetta e di racconto! E’ da tanto che cerco l’aglio orsino e finalmente ne ho ricevuto un vasetto in regalo, combinazione ne è nato un post…
    un caro saluto
    simonetta

  11. anna ha detto:

    Ciao, allora dimmi il nome botanico che faccio qualche indagine; ciao buonanotte

  12. Fino a pochissimi giorni fa si raccoglievano nella zona della campagna adiacente ai Colli Euganei, noi e la nostra famiglia lo facciamo per consuetudine da sempre, le foglie del papavero comune, quello che fiorisce a giugno (ottime cucinate uso spinacio. Degni di menzione il tarasacco…con quei bei fiori gialli…stesso trattamento del papavero, ideale anche come insalata cruda. Attenzione da varie stagioni, anche in questo periodo, non so quale sia il suo nome scientifico, si raccoglie un ottimo bulbo che ha lo stesso aspetto dell’aglio, è solo selvatico ma comunemente usata nell’insalata, al posto della solita cipolla cruda tagliata fine fine fine oppure come condimento per un risotto al formaggio grana è stupendo. Preciso che spesso quest’aglio selvatico, dall’aspetto di un comune cipollotto si trova spesso in quantità ragguardevole, non è cioè isolato o raro. Un consiglio per quando si vuole risparmiare. Per esempio dal fruttivendolo tanto il tarasacco che il papavero costano cari, mentre non è raro vedere a marzo ed aprile distese ragguardevoli di fiori gialli e a giugno, ripeto i papaveri. Infondo sono erbe infestanti e lavati e mondati sono pieni di proprietà. Le nostre nonne, anche la mia mamma le hanno sempre raccolte anche lungo i vigneti per sopravvivere o per puro semplice svago o curiosità. Talvolta si risparmia forse anche del tempo con questi sistemi di cucina! E’ un’attività bellissima anche per le donne. Credo che le più povere non si siano mai vergognate di adattarvicisi. Grazie per l’attenzione. Simonetta.

Lascia una risposta

You must be logged in to post a comment.

  • Un post a caso

  • Archivio

  • Le mie foto su

  • Foodblog tedeschi

    Köstlich & Konsorten