Tarte aux amandes et au citron

Scritto il 18 settembre 2009 | 67 Commenti

Crostata di mandorle e limone

Dopo la tajine di zucca e fichi, questa è la seconda ricetta tratta dal mio nuovo, bellissimo libro di cucina. Non ho mai fatto una torta frangipane, ma presumo che il procedimento e gli ingredienti siano simili. L’impasto non contiene praticamente zucchero ed è bene che sia così. Basta quello contenuto nel ripieno che, secondo me, si potrebbe anche ridurre ulteriormente. Ma dipende dai gusti. Ho finalmente usato il mio stampo da crostata con il fondo amovibile che avevo comprato a Roma da Peroni, negozio che mi fece conoscere Enza al nostro primo incontro. Comodissimo stampo, non lo mollo più. Le dosi della ricetta sono per uno stampo tondo e a me è bastato per lo stampo rettangolare + uno stampino da tartelette.

Ieri stavo pensando che 17 anni fa, a quest’ora, arrivai qui in Germania per cercare una stanza e per iscrivermi all’università. 17 anni, 17. Ogni tanto devo ripetere a me stessa questo numero. Fra un po’ saranno più gli anni passati in Germania che quelli vissuti a Roma. E non mi sembra vero, quasi quasi non voglio che sia così. Il tempo è passato in un battibaleno, mentre la mia vita “italiana” mi sembra così lunga, profondamente radicata nei luoghi della mia infanzia e adolescenza. Qui le radici non sembrano proprio voler spuntare. Anzi, sono sempre sospesa tra i mondi, la testa in Germania, il cuore in Italia. Mai avrei pensato, 17 anni fa, che sarei rimasta. Invece eccomi qui. E a volte vorrei essere da tutt’altra parte. Cosa c’entra con la crostata? Niente. Ma oggi vorrei essere da tutt’altra parte.

Ingredienti per uno stampo rotondo da 26 cm

Impasto:

  • 200 gr di farina
  • 100 gr di burro morbido
  • 1 presa di cannella
  • 1 cucchiaio di zucchero a velo
  • 1 presa di sale

Ripieno:

  • 3 limoni non trattati
  • 80 gr di burro
  • 150 gr di farina di mandorle
  • 150 gr di zucchero finissimo
  • 4 uova (albumi e tuorli separati)
  • 1-2 cucchiai di acqua di fiori d’arancio
  • zucchero a velo per guarnire

Mischiare tutti gli ingredienti per l’impasto e amalgamare il burro con la punta delle dita per ottenere una massa molto briciolosa. Aggiungere 2-3 cucchiai d’acqua e continuare ad impastare fino ad ottenere un impasto liscio e morbido. Avvolgere l’impasto in pellicola trasparente e mettere a riposare in frigo per 30 minuti.
Grattugiare la buccia dei limoni e spremerne il succo. Sciogliere il burro in un pentolino. Mischiare in una grande scodella la farina di mandorle, lo zucchero, la buccia ed il succo di limone e il burro fuso. Aggiungere i tuorli e l’acqua di fiori d’arancio e mischiare il tutto energicamente. Montare a neve gli albumi e incorporarli con cura al composto.
Stendere l’impasto sul piano di lavoro infarinato e sistemarla nello stambo imburrato e infarinato formando un bordo abbastanza alto. Bucherellare l’impasto con una forchetta. Versare il composto di mandorle sull’impasto. Cuocere nel forno preriscaldato a 200 °C per circa 30-40 minuti finchè la torta avrà un colore dorato. Far raffreddare completamente e cospargere di zucchero a velo prima di servire.

Crostata di mandorle e limone

Fonte: Meine Sonnenküche, V. Besancon, Hölker Verlag

Commenti

67 Responses to “Tarte aux amandes et au citron”
  1. Cuoche dell'altro mondo ha detto:

    *Alex, purtroppo mi separano 1200 km da Roma e non mi è possibile tornare spesso a casa. Mettici pure la paura di volare e siamo a posto! Quando uno poi vive distante vede solo le cose positive. È probabilmente per questo che tu ora hai di nuovo voglia di tornare in Germania ogni tanto

    *Ago, grazie! Da ieri la malinconia già è passata un po'

    *Geillis, le dosi bastano per quello stampo e per uno piccolo da tartelette

    *Fiordivanilla, hai ragione. Sarà che proprio in questi momenti ho bisogno di dolce :-)

    *Aiuolik, certo, se stessi male sempre sicuramente non sarei così masochista da rimanere in un posto che non mi piace. Sono momenti, vanno e vengono.

    *Enza, ahò, che ti ho contagiata??

    *Cat, veramente non ho scelto consapevolmente di proseguire la mia vita qui in Germania. A 20 anni avevo tanta voglia di studiare all'estero, di andarmene dall'ambiente universitario di Roma dove non mi sono trovata affatto bene. Ho fatto domanda in Germania e sono stata presa. E allora sono partita all'avventura. Ma non ti dico i pianti alla partenza. Ho pianto da Roma al Brennero e mio padre che mi dicevi "che piangi? volevi partire no?"

    Baci a tutti
    Alex

  2. Mamina ha detto:

    Mi piacce la tua torta. Mi piacce ancora più che lo puoi imaginare!
    vado a farla presto. Grazie.

  3. Lisette ha detto:

    Io vivo in svizzera da due anni e conosco bene le tue sensazioni, a volte mi sento come sdoppiata e dechirée tra 2 mondi.coraggio.

  4. a.o. ha detto:

    Qui o altrove, noi ti seguiremmo ovunque!
    Con affetto.
    a.o.

  5. Susina strega del tè ha detto:

    Ciao!!! La mia raccolta "salads" a cui hai partecipato si è tramutata finalmente in pdf!!! Passa da me se vuoi scaricarlo!!
    Ciao!!

  6. Artemisia Comina ha detto:

    ma no, ma no, la malinconia ti si addice, si sente che è fertile, lo spaesamento lo traduci in molte cose belle (ma sì, anche questa torta).

  7. cocozza ha detto:

    Che buona che deve essere e che belle le foto!
    Gli anni passano in fretta si sa e capita spesso di pensare ma sto nel posto giusto e la maggior parte delle volte si pensa che no!;-D
    poi passa e si ritorna alla vita di tutti giorni
    bacioni da cocozza

  8. Anonymous ha detto:

    per chi desidera uno stampo rettangolare,potete guardare qui http://www.plurimix-point.it/pages/prodotti.cfm?cat=72&from=21
    Ciao Carola

  9. Mammazan ha detto:

    Brutta cosa la nostalgia!!
    Ma tu sei in gamba!!
    Un grazie per questa delicatissima torta
    Baci

  10. alemu ha detto:

    grazie per la dritta del libro!! adoro la Marabout!! ogni volta che vado in francia aumento la mia collezione. ormai credo sia diventata una mania compulsiava, mi sto facendo l'intera collezione marabout chef!! :D

  11. Staximo ha detto:

    Non posso arrivare a capire pienamente quello che provi, perchè non ho mai vissuto all'estero. Quello che so è che sei molto coraggiosa e che ti ammiro per la scelta che hai fatto. Io non ne sarei in grado.
    Questo dolce però mi sembra ottimo per cercare di combattere questo momento… lo stampo poi è una meraviglia: penso sia in grado di abbellire anche un dolce banale. Non sono ancora riuscita a trovarlo, ma è in cima alla lista degli acquisti.

  12. Marina ha detto:

    Ciao, questa torta sembra buonissima…
    Io ho l'età in cui tu sei andata via dall'Italia, e spesso mi immagino tra pochi anni di andarmene all'estero…
    Però a volte sento quanto amo questo posto, con tutte le sue brutture e i suoi punti oscuri, e allora…
    …rimando tutto a tra qualche anno!

    Anche se non ci conosciamo, un abbraccio… :)
    E' un post molto bello, è bello far trasparire le proprie emozioni da ciò che si scrive, e condividerle.
    Di sicuro fa sentire meglio!

    (ros)marina

  13. papavero di campo ha detto:

    le radici già! quelle interne quelle esterne perfino quelle ideali! nel frattempo viviamo

  14. Buntköchin ha detto:

    Den mache ich auch mal. Der sieht unglaublich gut aus. Das Kochbuch finde ich auch ganz toll.

  15. marta ha detto:

    Ciao, buonissima la torta, volevo avvisarti che ti ho rubato ricetta e fotografie con link. Se non ti va bene, dimmelo che tolgo tutto
    Marta

  16. Alessandra ha detto:

    La torta sa veramnete di buono e le foto non sono da meno, anzi stupende.

  17. Mariù ha detto:

    Quanto ti capisco mia cara Alex!
    A volte credo sia la Germania, stupenda per tanti motivi ma così dura a diventare tua, tua davvero, al 100%…
    Altre volte invece credo sia solo la nostra natura di viaggiatrici, la natura di chi ha scelto di mollare tutto e di farcela altrove, il coraggio, lo spirito di adattamento, la forza di non accomodarsi 'a casa propria' ma di fare spazio a una nuova vita, a una nuova cultura, a una nuova te…
    Sono fiera dei miei spostamenti e delle mie diverse vite, sono felice di aver dimostrato a me stessa di poterlo fare e so di aver imparato enormemente da tutte queste esperienze; ma non ti nascondo che quella sensazione di appartenere a troppi posti e allo stesso tempo a nessuno ogni tanto si fa sentire e fa male.
    E ogni tanto la malinconia, quella anche, che ci vuoi fare.
    Ti auguro un giorno di capire davvero cosa desideri; ti auguro che la tua testa, gli eventi, il cuore ti portino dove intimamente di più vuoi essere… tutto il resto è possibile.
    Ovunque.
    Un abbraccio forte forte,
    m.

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