Bentornato aglio orsino

Scritto il 29 marzo 2015 | 8 Commenti

Dopo 8 anni di blog a volte è difficile “reinventare la ruota” e non sempre si ha voglia di sperimentare cose nuove, ma il più delle volte si ricorre alle ricette del cuore, quelle provate decine di volte e ormai collaudate. Anche se la curiosità mi accompagnerà sempre in cucina, per me è ormai passata la fase del “famolo strano”, una fase che quasi ogni foodblogger conosce. Sentirsi a casa à anche un po’ questo – provare sapori conosciuti, sapori di cui ti fidi. E spesso mi succede che all’inizio della stagione di un determinato ingrediente che amo molto, io rifaccia sempre le stesse identiche ricette di sempre invece di ampliare un po’ il mio orizzonte culinario. Così è stato con l’aglio orsino che ora si trova nei boschi e sui banchi del mercato. La prima cosa che ho fatto è stata la vellutata che l’anno scorso mi è tanto piaciuta.

E poi ho ritirato fuori una vecchissima ricetta di famiglia a cui sono molto legata per vari ricordi che potete leggere qui. La pasta primavera la vario sempre a seconda degli ingredienti a disposizione e la versione di oggi contiene per la prima volta tanto aglio orsino. A volte aggiungo del formaggio cremoso, a volte no, a volte tante erbe aromatiche, stavolta invece solo una spolverata di parmigiano e per il resto ho voluto che l’aglio orsino la facesse da padrone in questo piatto colorato.
Vi va di raccontarmi quale piatto è fortememente legato ad un vostro caro ricordo?

Pasta primavera all’aglio orsino

Ingredienti per 2 persone

  • 200 g di linguine o altra pasta
  • 1 zucchina grande
  • 2 carote grandi
  • 3 cipollotti freschi
  • 1 spicchio d’aglio
  • 1 mazzetto di aglio orsino
  • olio d’oliva
  • sale e pepe
  • parmigiano grattugiato a piacere

Pelare le carote, lavare la zucchina e grattugiarle grossolanamente. Pulire i cipollotti e tagliarli a rondelle. Lavare l’aglio orsino e tagliarlo grossolanamente. Mentre cuoce la pasta, rosolare uno spicchio d’aglio in un po’ d’olio e aggiungere le verdure grattugiate e i cipollotti. Quando la verdura si sarà appassita e insaporita, aggiungere anche l’aglio orsino. Condire con sale e pepe e aggiungere la pasta cotta al dente. Servire con un’abbondante spolverata di parmigiano grattugiato.

La ricetta della vellutata di aglio orsino la trovate qui.

Commenti

8 Responses to “Bentornato aglio orsino”
  1. Ulica ha detto:

    Anche noi mangiamo in primavera l’aglio orsino, sia in insalata che come contorno alla carne. Io ho fatto pure la pizza con l’aglio orsino.
    Ha tante proprieta’ e per Pasqua si mangia cucinato in umido insieme alla carne di agnello. Molto buono! :)
    Una buona settimana! :)

  2. accantoalcamino ha detto:

    Amo l’aglio orsino, l’ho cercato a lungo, confondendolo con altre erbe ma ora ho trovato il posticino e a giorni andrò a vedere a che punto è.

  3. cuocavolante ha detto:

    Mi piace questa ricetta, ne ho giusto un mazzo di aglio orsino e ho anche carote e cipollotti, credo che il pranzo sia fatto!
    grazie per l’idea!

  4. Daniela ha detto:

    Io credo che a Modena non sappiano neanche cosa sia questo sconosciuto…. :(
    Anche quest’anno proverò e riproverò a cercarlo, sperando che almeno non mi guardino male!! Buona settimana!!

  5. Sonia ha detto:

    Salve,
    l`aglio orsino io l`ho conosciuto tramite il tuo blog, pur vivendo in Germania ed avendo un marito tedesco. Ho provato a fare i piccoli sufflè che avevi pubblicato tu e me li sono mangiati con gusto da sola.
    Anche a me piace sperimentare e provare. Ma certe volte mi è proprio necessario rifare e mangiare cose già fatte, provate, per il gusto semplice del già sperimentato, per la sicurezza dei ricordi. Io vivo quassù senza la mia famiglia italiana, spesso mangio da sola, spesso cucino per il gusto di sentirmi in collegamento con le mie nonne, con la sicurezza dei loro gesti in cucina, con i ricordi lontani ma sempre nitidi e vivi per me. Impastare la pizza mi sembra sempre una cosa speciale, l`odore del lievito di birra, il rosso del pomodoro, il sapore fragrante della pizza in bocca, mi rendono felice, mi fa felice vedere mio marito e mio figlio che la mangiano soddisfatti, mi riporta alle cene della domenica, con tutta la mia grande famiglia e la pizza era un appuntamento fisso, e zio Nardo, che la preparava per tutti, sperimentava sempre sapori e accostamenti nuovi.
    Grazie per avermelo fatto tornare in mente..
    ciao
    Sonia

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