Il coniglio alla giardiniera di zia Giovannina
Scritto il 6 gennaio 2012 | 18 Commenti
Quando arriviamo in paese, in Abruzzo, passano poche ore che si presenta qualcuno a portarci uova fresche, verdure dell’orto e altri cibi genuini. In passato il periodo natalizio in Abruzzo era sempre ad alto rischio di divorzio dei miei genitori. Mia madre, grande amante degli animali, minacciava infatti di divorziare ogni volta che mio padre partecipava all’uccisione e alla lavorazione del maiale e tornava tutto sporco di sangue a casa o quando ci regalavano interi tacchini/agnelli/polli/conigli facendo presente che “è ancora caldo caldo” e mia madre se ne scappava al piano di sopra. Mio padre, senza fiatare, si metteva in cucina a tranciare e porzionare la carne e a nascondere tutto ciò che ricordasse solo vagamente la forma dell’animale.
Quest’anno ci hanno portato un coniglio, per fortuna già spezzettato così che non ho dovuto fare io il lavoro di mio padre. Ma la preparazione è comunque toccata a me. Io che con la carne non ho alcuna esperienza, se non quella di schiaffare una bistecca o una fettina in padella. E allora tutti a cercare di ricordarsi quell’eccezionale ricetta di coniglio che faceva zia Giovannina (che non c’è più da ormai almeno 20 anni e non ha più parenti diretti a cui chiedere). Mia madre si ricordava solo che a fine cottura metteva un bel barattolo di giardiniera sott’aceto. Tutto il resto, dosi incluse, è stato improvvisato. Ma il risultato era quasi perfetto e molto simile all’originale della vecchia zia. Inutile dire che la qualità e il sapore della carne era eccezionale.
Ingredienti per 6 persone circa
- 1 coniglio pulito e spezzettato
- 2 cipolle tagliate e fettine
- 5 spicchi d’aglio schiacciati con tutta la buccia
- 1 piccolo vasetto di capperi dissalati
- due manciate di olive nere (preferibilmente quelle al forno)
- 1 barattolo di giardiniera sott’aceto (di qualità)
- 2 rametti di rosmarino
- mezzo bicchiere di aceto di vino bianco
- 2 bicchieri di vino bianco
- olio d’oliva
- sale e pepe
In un grande tegame rosolare aglio e cipolla in olio d’oliva. Aggiungere la carne di coniglio e farla cuocere finché non sarà leggermente dorata. Unire i capperi, le olive e il rosmarino e sfumare prima con l’aceto, poi con il vino. Salare e pepare. Coprire con il coperchio cuocere a fuoco basso girando di tanto in tanto. Aggiungere, se necessario, altro vino o acqua e cuocere finché la carne non sarà tenera (circa 1 ora). A fine cottura aggiungere la giardiniera, scolata e tagliata a pezzetti, e cuocere per altri 5 minuti.
Commenti
18 Responses to “Il coniglio alla giardiniera di zia Giovannina”Lascia una risposta
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che bontà, tutti abbiamo una zia…in pentola!! Buona epifania, xxx.
Hehehehe però poi mamma mangiava il maiale o no ?
Certo che il sapore lo immagino: oramai, nel periodo che intercorre dal mettere in padella una fettina a quello del trasferimento sul piatto, te la trovi ridotta della metà… Posso capire bene quei sapori…
Curioso l’uso della giardiniera: io mi limito a mettere i peperoni a pezzi assieme ad olive e capperi…
Ich liebe diese Geschichten von Dir und Deiner italienischen Familie! Und ich finde es schön, dass es diese Orte noch gibt, wo einem frisch geschlachtetes Fleisch von Freunden an die Haustür gebracht wird – auch wenn ich lieber zusammen mit Deiner Mutter die Treppen hochrennen würde und das Häuten und Zerteilen jemand anderem überließe. :-) Happy New Year, liebe Alex!
Ciao Alex, c’è una ricetta abruzzese che è il pollo alla franceschiello che prevede porpio l’uso della giardiniera in questo modo, si può fare così anche il coniglio.
Alcuni lo chiamano alla cacciatora, ma qui a Teramo no!
Buona festa dell’Epifania ;))
devi sapere che io adoro cucinare il coniglio, questa ricetta la annoto MOLTO volentieri! grazie a te ea zia Giovannina! :)
Mi hai ricordato la volta che da piccina un signore regalò a mio padre un coniglio vivo. Tragedia, fu impossibile che qualcuno in casa lo uccidesse, fu battezzato Giorgio e tenuto come un gatto per parecchio tempo :-)
Il piatto deve essere buonissimo, e tua zia sarebbe molto orgogliosa di te :-)
Caspita sono contenta di non essere la sola! Sono esattamente come tua mamma!!
Il coniglio dev’essere buonissimo fatto così, mi pare già di sentirne il profumo!
Hut ab! Dieses Foto ist wieder ganz großes Kino. Irre!
Anch’io adoro cucinare il coniglio e questa ricetta è una bella variante!
Che bella ricetta! Mi sembra di sentire il profumo! Ottima anche la foto! Brava! ;)
Direi che te la sei cavata egregiamente :-)
Mia mamma ricorda ancora di un agnellino che mio nonno portò a casa per Pasqua: non sono mai riusciti a mangiarlo, lo hanno regalato a loro volta a qualcuno più coraggioso.
Buone feste trascorse cara Alex. Ti lascio un abbraccio.
ciao,adoro preparare il coniglio ,per cui questa ricetta mi sembra perfetta,complimenti e da oggi ti seguo…ciaooo
Beh te la sei cavata egregiamente, come ha già commentato qualcuno.
L’abitudine di aggiungere la giardiniera mi ricorda anche un piatto di mia madre, ma non il coniglio. Anche lei non ha dismestichezza con tutti i tipi di carne.
sento il profumo… da provare assolutamente… hugs and kiss
Leggo con tanto piacere e tanta emozione che stai facendo un bellissimo lavoro di recupero, che avevo intercettato a Roma ti causasse tanto dolore nel ricordare, dietro a quelle lacrime appena accenate nei tuoi bellissimi occhi. Occorre fare questo, per superare e ricordare coloro che abbiamo tanto amato ancora con più amore, perchè in parte sei il risultato di tutti questi ricordi.
Ti abbraccio forte
Hi Alex,
Sieht sehr nach Jamie Oliver in Italien aus…super!
LG Andreas
Ma è anche il coniglio di nonna Lina! Sa di infanzia e coccole di nonna! :D
buonissimo questo coniglio che fame. somiglia ad una ricetta siciliana di mia nonna, brava, ciao da albaincucina