Le ricette di casa mia

Scritto il 14 gennaio 2011 | 69 Commenti

A Roma, parlando con una cara amica blogger, lei mi ha fatto notare che nel mio blog (e nei blog in generale) bisognerebbe rendere più visibili le ricette di famiglia, quelle tramandate di madre/nonna in figlia/nipote, quelle che rendono davvero speciali i nostri blog. E ha ragione da vendere. Ho quindi subito provveduto ad inserire una nuova categoria nell’indice di ricette, quella delle “Ricette di casa mia“. E mi ha fatto molto piacere notare dopo le feste tutta una serie di post con le ricette della mamma o della nonna. Come gli agnolini di Virginia o il ragù di Giulia. Negli ultimi tempi si sente un po’ una stanchezza generale dei foodblogger; forse è solo un’impressione, ma il semplice post “foto e ricetta” sta iniziando a stufare. Il mio buon proposito da blogger per quest’anno è proprio quello di tornare ad essere quello che un blog è per definizione (o almeno lo era all’inizio), un diario. A raccontare quello che mi circonda.

E visto che ho la fortuna di aver passato metà della mia vita a Roma e l’altra in Germania, voglio raccontare di più delle ricette tipiche dei miei luoghi d’infanzia e di quelli del presente. E sempre la stessa amica blogger, donna di grande intelligenza, mi ha fatto notare che noi blogger viviamo sparsi per il mondo, ma in fondo di questo mondo in cui viviamo raccontiamo ben poco. È per questo che voglio iniziare a documentarmi meglio sulla cucina del posto in cui vivo, della regione in cui è nata mia madre, sulla cucina abruzzese e quella romana tanto amata da mio padre.
Se non lo avete già fatto, perchè non inserite anche voi una categoria con le vostre ricette di casa, in modo da trovarle più facilmente. Perchè sono quelle di cui ci si può fidare ciecamente.

In foto vedete alcuni dettagli della cucina di mia mamma, quella della mia infanzia. E nell’header la veduta da casa mia (quella romana).

Commenti

69 Responses to “Le ricette di casa mia”
  1. colores ha detto:

    Buon giorno Alex, che bella proposta! le foto stupende … sono molto molto curiosa per le sorprese che ci farai vedere! bacione e buon weekend!

  2. nina ha detto:

    bendetto e benfatto.
    un bacio da casa

  3. Dora ha detto:

    Cara Alex con piacere, dopo una prolungata assenza, torno a trovare te e tutte le amiche bloggers che amo. Sai, una delle prime etichette che ho creato nel mio blog fu proprio “ricette di famiglia” e la prima postata è forse la più semplice in assoluto, ma quella che simbolizza davvero tantissimi pranzi e cene a casa mia. Credo che spesso si ha un pò voglia di andare oltre quello che si fa normalmente, un pò per curiosità, un pò per dare degli spunti nuovi ai lettori. Ma in ogni caso non è tanto la ricetta in sè, quanto il modo in cui la si racconta, che può stimolare curiosità, nostalgia, interesse, ricordi. Insomma, sta sempre a chi scrive saper creare qualcosa di personale ed emozionante. E questo tu lo fai sempre benissimo! Detto questo, sono curiosissima, soprattutto di conoscere ricette tetesche!!
    Scusa, oggi sono prolissa!

  4. lydia ha detto:

    Devo ammettere che io attingo moltissimo dalla mia famiglia, sono quello che sono grazie alla mia famiglia, a quello che mi hanno tramandato e trasmesso.
    Spazio dalle ricette prese dai quaderni delle bisnonne http://tzatzikiacolazione.blogspot.com/2010/03/affari-di-famiglia.html , a quelle della nonna http://tzatzikiacolazione.blogspot.com/2009/05/le-polpette-in-carrozza-di-nonna-lydia.html , quelle delle feste http://tzatzikiacolazione.blogspot.com/2010/12/di-matrimoni-felici.html , perfino mio padre metto all’opera http://tzatzikiacolazione.blogspot.com/2010/07/ladies-and-gentlemen-papatzatziki.html , quando sono influenzata sogno quelle di mia madre http://tzatzikiacolazione.blogspot.com/2011/01/memories.html e gliene dedico anche http://tzatzikiacolazione.blogspot.com/2010/12/bisogna-saper-osare-ovvero-come.html
    Scusa l’autocelebrazione, ma questo tema mi sta molto a cuore, le ricette di famiglia sono le mie preferite.
    Hai ragione, metterò un tag apposito.
    Bacioni

  5. maite ha detto:

    Plaudo, in tutto e per tutto.
    Un abbraccio

  6. Ecco, hai messo in parole quello che sentivo e che non avevo ancora espresso!
    effettivamente anche io ultimamente ricerco questo, quel quid in più, che sia il racconto di come quella ricetta è nata, delle mani che l’hanno fatta o della terra che racconta. Adesso metto il tag anche io, ottima idea!
    La cucina di tua mamma è come io vorrei la mia, i toni, e la luce sopratutto!!
    La vista della header… senza parole! un bacione

  7. sarah ha detto:

    Nel blog ho diverse ricette di casa: il ragù, le torte, i tortellini, la focaccia pasquale… Specifico nei post quelle che sono ricette della mia tradizione famigliare, ma non ho messo un’etichetta che lo indicasse o aperto una rubrica che mettesse maggiormente in risalto questa “sezione”.
    Provvederò, anche perché tutte quelle di cui ho parlato sono ricette che ho particolarmente a cuore: nel mio caso poi una generazione è stata saltata, perché mamma non è grande amante della cucina, così le ricette di nonna sono arrivate direttamente a me :)

  8. roberta cobrizo ha detto:

    concordo con te e l’amicaaa! se si ha la fortuna di avere una cucina e delle ricette di famiglia…
    il semplice post “foto e ricetta” omogeneizza ogni foodblog. diventa rivista, ri-vista.
    ben altro è un diario, con imperfezioni, riflessioni, contraddizioni, emozioni…
    bentornata a tutti gli effetti (affetti)!

  9. MarinaV ha detto:

    Sono d’accordo.
    Noi bloggers extra muros ci troviamo da una parte in una posizione privilegiata, perché possiamo toccare, anzi, assaggiare realtà diverse, dall’altra abbiamo bisogno di quell’ancora speciale che sono le ricette di tradizione e di casa per continuare a dare acqua alle nostre radici.
    Un abbraccio,
    Marina

  10. ciciuzza ha detto:

    Alex! condivido al 100%! io ho avuto spesso momenti di alti e bassi proprio perché ad un certo punto sembrava che food blogger fosse sinonimo di: “trova l’abbinamento più strano che puoi e dimostra che è buono”! :)
    Anche io da qualche tempo ho trovato la mia strada quella del mangiare consapevolmente e naturalmente con uno sguardo al passato, anche per me!
    Sono anche rimasta piacevolmente colpita dall’ultimo post di Sigrid! ho trovato eccezionale la storia della scatoletta di latta presa su etsy con le ricette di una massaia americana degli anni 50! anche il vintage mi sembra una buona strada per noi appassionate blogger. grazie come al solito del tuo contributo! :)

  11. sarah ha detto:

    Detto, fatto.
    Aggiunta l’etichetta, mi sembra davvero un’idea perfetta. :)

  12. maricler ha detto:

    Che lo dico a fare, non posso che essere d’accordo con te. Sulla stanchezza del mondo dei foodblogger, in genere, e sulla ricerca un po’ spasmodica e alla fine banale di “effetti speciali”: è come indossare tutti gli stessi improbabili stivali con la para di 20cm, che durano però giusto il tempo di un inverno. Se un blog ha ragione d’essere per un periodo di tempo più vasto, forse è nella sua chiave di archivio, di diario, di diffusione della propria tavola nel senso più intimo che va cercata la chiave della sua sopravvivenza. Un po’ come i diari di Piave (mi sembra?), che mostrano pezzi di vita forse banali ma sempre autentici, quotidiani. A me piace leggere cose così, che sono magari più sporche dello stile Donna Hay, ma sono cariche di un contenuto che è nato per essere trasmesso: sta a noi fare del blog il mezzo più consono per diffonderlo.
    Vabbè, mesi che non commentavo e mi è partito l’embolo da tastiera :)
    Un bacio!

  13. Virginia ha detto:

    Hai ragione, Alex! Io ho inserito da un po’ il tag “da casa” per indicare proprio le ricette di famiglia (mamma, papà, nonne varie) e anche il tag “mantova”. E quando l’ho fatto sono rimasta stupita del numero di ricette che avessi inserito…
    Da quando sono incinta poi, il numero delle ricette della mia tradizione è quintuplicato…sarà perchè inconsciamente voglio trasmettere alla panzerotta le proprie radici?
    Grazie per la riflessione.

  14. Onde99 ha detto:

    Anche secondo me nella blogsfera tira una certa aria di stanca e anch’io mi trovo a corto di idee per il blog, che mi sembra sempre più ripetitivo. Purtroppo, a differenza di te, non ho molte ricette di famiglia a cui affidarmi… ma, forse, anche il mio spazio troverà modo di evolversi verso un altro tipo di tradizione e di stile. Intanto attendo fiduciosa la tua ispirazione!

  15. arabafelice ha detto:

    Ecco, questa mi piace davvero.
    Ammetto di non avere molte ricette “di casa”, avendo avuto una mamma a cui cucinare non piaceva, ed, incredibile ma vero, delle nonne con la stessa impostazione.
    In compenso ho un’anziana zia a cui rubacchio volentieri le ottime ricette…le taggherò, ed in compenso leggerò con gioia le vostre :-)

  16. cinzia ha detto:

    Per la prima volta, credo, lascio un commento sul tuo blog anche se ti seguo da tanto tempo. Condivido questa tua scelta e il consiglio della tua amica blogger. Te lo dice una che per ora i blog si limita a leggerli! A me piace molto trovare ricette nuove, accostamenti, spunti creativi, ma dopo un po’ mi stufo dei blog che somigliano a riviste di cucina e resto fedele a quelli che amo leggere perché mi trasmettono qualcosa oltre la ricetta. Perché i blog sono appunto una specie di diario, un diario speciale che ruota intorno alla cucina (il luogo centrale della casa, per me!) ma che al di là della ricetta sa raccontare qualcosa. Questo l’hai sempre fatto, e per questo ti leggo con tanto piacere, ma aggiungere una vera e propria categoria “di casa” è una gran bella iniziativa! Mi raccomando, continua a dare spazio anche alla Germania, che amo. Herzliche Grüße!

  17. CorradoT ha detto:

    Vorrei tanto fare e pubblicare ricette di famiglia, ma poi non lo faccio, per due motivi: 1) Non vengono mai buone come quelle del ricordo; e 2) Io non resisto, devo assolutamente modificarle, e addio alla ricetta di famiglia.
    Pero’ la tua idea e’ ottima, la adottero’ per quanto mi e’ possibile.
    CIAO :)

  18. Chiara75 ha detto:

    D’accordo al 100×100. Non vedo l’ora di postare la prima ricetta di famiglia e le foto del posto in cui vivo (per questo aspetto solo che esca un pò di sole per poter fare qualche foto decente!)
    Buon fine settimana.

  19. saretta ha detto:

    Io blog l’ho sempre visto come qualcosa di profondamnte mio, che mi rispecchia.All’inizio postavo ricette a raffica, ora ho i miei tempi.Racconto le mie impressioni,e credo che la natura un po’ “sgarruppata” del mio spazio(causa mia pigrizia e non particolare feeling con la tecnologia) gli abbia permesso di riamanere spontaneo e fedele a se stesso.Ricordo di aver postato qualche ricetta che si rifaceva alla mamma( l’ultimo post) o alla nonna ma, la mia scelta di non mangiare carne ha un po’ limitato tale pubblicazione.La tua idea mi sembra ottima e bellissima, noi siamo anche il prodotto delle nostre radici.E non dovremmo mai tagliare queste radici!
    Un abbraccio

  20. marina@qcne ha detto:

    Anch’io sono d’accordo, un blog deve raccontare un po’ pochino di noi, altrimenti col tempo rischia di diventare un esercizio di scrittura (e di fotografia) un po’ sterile. Buona giornata :-)

  21. verdecardamomo ha detto:

    sono d’accordo nel dover e voler raccontare le ricette della nostra tradizione di cosa c’è dietro ognuna di noi . Io ho messo questo tag a Natale con un dolce che a casa mia non manca mai e proviene da una lunga tradizione lo trovi qui
    http://verdecardamomo.blogspot.com/2010/11/il-castagnaccio-di-casa-mia.html
    Mi impegnerò a riproporre anche io quelle più particolari della mia famiglia!!!Le tue foto sono semplicemente splendide!!
    p.s. : grazie della segnalazione all’evento di Ciampino Di Slow Food perchè ci sono anche io!baci

  22. Eva ha detto:

    Tolle Idee!
    Ich bin gespannt und freue mich über jeden neuen Eintrag!
    Ein schönes Wochenende für dich. LG Eva

  23. maire_I calicanti ha detto:

    Oh merde, che vista… wow… ma la prossima volta che vieni a Roma, diciamo che mi invito a casa tua per un tè e così conosco anche tua mamma. Evviva.

  24. Elga ha detto:

    Beh ecco io mi accodo volentieri a quanto scritto da Maire :D
    Già quando mi facesti vedere la casa di mamma da fuori ero rimasta incantata dal panorama che avevi intorno, adesso anche i particolari..la luce..
    Comunque faccio anche io, rielaboro un pò il tutto

  25. a.o. ha detto:

    Cara Alex, un magnifico proposito! Raccontare ciò che sta intorno e dentro di noi, io ci sto!
    a.o.

  26. Rebecca ha detto:

    Prima di tutto complimenti per le foto. Guardarle mi ha regalato un momento di pace e di dolcezza. Si sente la presenza di una mamma!
    Inoltre sono d’accordo con te su ogni punto, e come proposito di quest’anno sarebbe carino seguirlo tutte, perchè le ricette riguardano la quotidianità ma anche i ricordi, insomma riguardano noi!
    grazie per questo post, semplice ma pieno di spunti per pensare!
    baci!

  27. Nepitella ha detto:

    Tesoro quante giuste sono le tue parole. Raccontare un pò di noi, di quello che siamo e da dove arriviamo renderebbe sicuramente i nostri blog più ricchi e piacevoli. Io ho un unico rammarico mia nonna paterna non ha mai voluto passarmi le ricette di alcuni suoi dolci “unici” ma ti pare? ora che non c’è più non mangerò mai più certe cose… mannaggia!
    Un bacione e che vista da casa tua!!!

    p.s. comunque inserirò anch’io la cattegoria :)

  28. Daisy ha detto:

    mi sembra un’ottima idea…io non ho molte ricette di famiglia ma sto cercando di dare piu’ spazio alle ricette della mia terra….:-))
    un abraccio,de

  29. lacquadorosa ha detto:

    Aggiungo subito l’etichetta… mia monna ha 101 anni, era cuoca, gestiva una trattoria. Le ho dedicato un post, ma in verità molto poco. E devo dire che hai proprio ragione, è un patrimonio che rende unico ogni paese.

  30. Carolina ha detto:

    Concordo cara Alex… Eh sì, hai proprio ragione.
    Io, ad esempio, ho una preferenza smaccata per quei blog che (in mille modi diversi) sono dei “caro diario dell’era moderna”. Francamente aprire una pagina e trovare poco più che lo svolgimento di una ricetta e una foto non mi lascia proprio niente e non mi interessa. Ma questo è solo il mio parere personale ed è giusto che ognuno poi faccia come crede. Però, mi trovo perfettamente d’accordo con le tue parole.
    La categoria “ricette fiorentine” ce l’ho, adesso devo riempirla ben bene! ;)
    Ti auguro un buon fine settimana!

  31. Edda ha detto:

    Grazie per lo spunto Alex! Io trovo che in qualche modo già trasmetti tanto del mondo che ti circonda, attraverso le foto, accenni, piccoli episodi. Comunichi il tuo universo e ci far star sempre bene :-) Ma l’idea di sbirciare ancora di più nella cucina di tua madre mi piace tantissimo! Un abbraccio

  32. Gaia ha detto:

    ottima idea. Aggiungero’ un bel tag anche io!
    grazie per l’idea e per questo post!

  33. artemisia ha detto:

    parole sante santissime :)) questa amica blogger deve avere la saggezza dell’età :DDD
    be’, io le ricette di casa le ho col tag Valle di Comino, un luogo esotico ; ) dopo aver predicato bene, le devo mettere meglio in evidenza.

  34. vale'n'tina ha detto:

    Ciao Alex, ho letto questo post stamattina e ha scaturito diverse riflessioni: nella cucina di casa mia tutto è ben fatto, sano e naturalissimo ma purtroppo, a mio avviso, a mia madre manca creatività e voglia di sperimentare quindi propone sempre le stesse cose. Mia nonna al contrario ha voglia di imparare e scoprire cose nuove (sarebbe una blogger strepitosa!) ma ovviamente ha dei limiti dovuti all’ aver sempre vissuto nello stesso posto e mangiato le stesse cose, si è appena innamorata dei miei brownies e questo mi rende felicissima.
    Ragionavo su quali ricette familiari proporrei se avessi un blog (prima o poi ce la farò, fate il tifo per me) e mi sono rattristata nello scoprire che ce ne sono molto poche, poi però mi sono accorta che quello che per noi è talmente ovvio da diventare noioso per altri non lo è: ci sono ricette tipiche di altre regioni che avranno già nauseato qualcun altro che a me sembrano modernissime e degne dello chef più avanguardista quindi benvenga la condivisione.
    Mi sono anche resa conto che ci sono molte cose tipiche del posto in cui vivo che non so preparare perchè non ne vado matta e, in fondo, perchè tanto c’è mia nonna che le prepara: credo sia mio, nostro, appropriarci di questo sapere affinchè non scompaia.
    Poi c’è una cossa che trovo molto carina: quando preparo una ricetta di maia nonna (impresa mai facile dato che tutte le dosi sono “ad occhio”) mi capita di calarmi nei suoi panni e di capire meglio i suoi comportamenti, in quei momenti le voglio un bene infinito.
    Ultimo appunto: tutto il sapere culinario della mia nonna abbruzzese è a tua disposizione, se hai bisogno chiedi pure ma dovrai essere disposta a vedertele con le sue vaghissime unità di misura.

  35. carlotta ha detto:

    Sai Alex, per noi che siamo all’estero, il passato ritorna e ritorna…!! Proprio ieri ho finito un post che sa della mia fanciullezza, dei sapori e di tanti ricordi…Ed e’ cosi’ bello parlarne e condividere delle emozioni con chi ti sta a cuore…E sono con te: essere blogger significa parlare con il cuore e con tanta tanta spontaneita’. Continua cosi’…e grazie per averne parlato.

    PS:il tuo “ad occhio” ricorda il mio “QB”: che nervi…!!!

  36. Arthurs Tochter ha detto:

    Ha! Fast richtig übersetzt (geraten ;) )
    Ich habe auf “Hausrezepte” getippt.
    :))
    Immer wieder schön, Deine Überschriften!

  37. lamiacucina ha detto:

    Das stimmt, es werden immer mehr. Das ist letztlich aber auch gut so. Jeder Blog findet auf die Dauer seine Leser. Für die Vernetzung mit der übrigen Welt finde ich Länderübergreifende events nicht schlecht.

  38. comidademama ha detto:

    Sono d’accordo con te. Raccontare di sè, della propria vita e delle proprie esperienze anche, ma non solo attraverso al cibo è un’ottima cosa. Userò il tuo tag con molto, molto piacere. Molte delle mie ricette arrivano dalla mia casa.

  39. vale'n'tina ha detto:

    Chiedo umilmente perdono per i mille errori di battitura dovuti ad una tastiera che va decisamente cambiata e ad una rilettura decisamente troppo veloce.
    :-)

  40. mariluna ha detto:

    che carina sta cosa Alex…mi sono vista in giro infatti ricette di casa fra più blogger mi sà che l’idea é geniale da adottare e prenderne subito spunto :)

  41. brii ha detto:

    non ho mai conosciuto le mie nonne, mia mamma non divide volentieri le sue ricette, sono venuta via dalla Svezia troppo presto per capirne e apprezzarne la cucina e qui mi hanno spesso e volentieri detto di lasciar perdere di non provare nemmeno cucinare piatti italiani.
    che non ne sarei stata capace.
    poi da quando è mancata Iris, ho perso l’unica persona che mi raccontava, spiegava ed insegnava qualcosa.

    i miei blog sono più che altro un diario di racconti e foto di quello che mi circonda, spesso quello che vedo o provo mi aiuta fare o creare in cucina.

    mi piace moltissimo questa iniziativa e sarà un immenso piacere leggere e magari provare le vostre ricette di famiglia.
    trovo che sia bellissimo che le dividete con noi che di radici hanno poche o per nulla.

    baciusss

  42. Patrizia ha detto:

    ahhh i commento é partito ancora con il mio vecchio nicname ora sono io prima pure ma ora sono in primis Patrizia ;-)

  43. jacopo ha detto:

    Parole sacrosante, carissima Alexandra (quanto mi piace il tuo nome intero… e invece sempre Alex per tutti :-D)
    Ottima iniziativa; e bello sarebbe anche dire come tua madre abbia apprezzato la cucina italiana e come tu (anche se con le basi gettate da lei) quella tedesca.
    Viste le foto della cucina di tua mamma ho capito come tu possa aver potuto sviluppare quel colpo d’occhio e quella cura del (e capacità nel saper notare il) particolare ed i colori che tanto mi piace nelle tue immagini.
    Hai perfettamente ragione anche per quello che riguarda il discorso “blog esausti”: ce ne sono molti che, pur di cercare qualche nuovo abbinamento di sapori, fanno delle ciofeche immani.
    Io, per quanto mi riguarda, continuerò a …stare terra terra, tanto per non rischiare cadute hahahaha

    P.s.: io spero sempre anche nel libro: perchè porre dei limiti al 2011 ? :-D

  44. jacopo ha detto:

    Sarebbe bello addirittura creare un “blog aperto” in cui ciascuno potesse inserire le proprie ricette di famiglia: pensa che bello :-D

  45. flo ha detto:

    Anche io ho fatto la stessa riflessione…cioè di ricette e foto ce ne sono tremila. VOlevo mettere a disposizione degli altri anche un po’ delle mie competenze. E con la mia timida insalata di arance ho cercato di ricordarne velocemente le proprietà “terapeutiche”.
    Da farmacista con amore :)

  46. mari e fiorella ha detto:

    Hai ragione…largo alle ricette di famiglia…buon w.e.

  47. Alex ha detto:

    Grazie a tutti, vedo che questo argomento sta a cuore a molti di noi.

    *Dora, nonostante nel blog ci fossero alcune ricette di famiglia non avevo mai pensato ad etichettarle. Anche io amo andare oltre, sperimentare, provare accostamenti azzardati – credo si sia capito – ma alla fine sono ricette che faccio una volta o comunque raramente. Mentre le ricette di casa sono quelle collaudate che faccio e rifaccio.

    *Lydia, grazie per la tua autocelebrazione! Secondo me la nostra amica ha avuto un’ottima idea a farci mettere un tag apposito. So quanto tu sia legata alle tue ricette di famiglia, ma da lettore poi è difficile andare a cercare in maniera mirata proprio quelle.

    *Juls, Sarah, felice che abbiate subito provveduto a etichettare vostre ricette

    *Roberta, “bentornata a tutti gli affetti” è bellissimo

    *Marina, vivere all’estero amplifica certamente questa esigenza di ricordare le proprie radici, rievocare i sapori di casa. E noi abbiamo la fortuna di mettere radici anche altrove e poter fondere sapori vecchi e nuovi. Mi sono solo accorta che ci sono tantissime ricette dei luoghi che mi circondano che non ho mai provato a cucinare e di cui vorrei tanto parlare.

    *Ciciuzza, le sperimentazioni sono intrinseche ad un foodblog ed è bene che sia così, ma è bello tornare alle origini e raccontare la storia delle proprie ricette. Anche a me è piaciuto molto il post di Sigrid

    *Maricler, innanzitutto sono felicissima di leggere un tuo commento! Come la penso lo sai, ne abbiamo discusso spesso sul tuo di blog. Anche a me inizia a mancare “l’intimità” dei blog. Per foto e ricetta continuo a preferire la carta e attingo quindi ai miei libri di cucina. Poi bisogna anche dire che quando abbiamo iniziato a bloggare noi eravamo in quattro gatti e avevamo anche il tempo di leggere le nostre storie, imparando a conoscere i blogger. Ora siamo talmente tanti che manca il tempo per star dietro a tutti.

  48. Alex ha detto:

    *Virginia, anche io avevo messo il tag “ricette tedesche”, ma non per forza sono ricette di mia madre. La tua bimba ha una gran fortuna di avere una mamma che le trasmetterà un bagaglio culinario non indifferente. Brava

    *Onde, non per forza devono essere ricette di famiglia, ma ricette del cuore, quelle che si fanno e si rifanno, quelle che comunque hanno una storia. Che sia tramandata da generazione in generazione o nata nel nostro presente non importa.

    *Arabafelice, tu in compenso vivi in un posto che per noi lettori è interessantissimo, anche e soprattutto dal punto di vista culinario. Raccontaci di più :-)

    *Cinzia, grazie per il tuo commento e il tuo punto di vista da lettrice. Sicuramente non trascurerò la cucina tedesca :-)

    *Corrado, ma il bello è che la cucina si evolve ed è normalissimo modificare le ricette. Però ti capisco, anche io cerco di ricordarmi esattamente come mia nonna facessee determinate ricette, ma qualcosina manca sempre. Eh, il ricordo è un ingrediente speciale.

    *Saretta, io adoro il tuo essere un po’ “sgarruppata” :-))

    *Verdecardamomo, ci sarai come visitatrice o come espositrice?

    *Marie, affare fatto, ci conto!

    *Elga, abbiamo la fortuna di vivere molto in alto e quindi tutti i palazzoni non ci ostruiscono la vista.

  49. Alex ha detto:

    *Reb, immaginavo che saresti stata d’accordo :-)

    *Nepitella, se da ragazza avessi saputo che avrei avuto un blog avrei tartassato mia nonna di domande. Invece ora anche io devo fare affidamento solo alla mia memoria. Non ci sono appunti, mia nonna improvvisava e faceva a occhio. E io cerco di ricordarmi.

    *Lacquadorosa, 101 anni? Incredibile. Chissà che quantità infinita di ricette che conosce

    *Carolina, come dicevo già sopra per semplici ricette preferisco la carta e quindi leggo i miei libri. Mi piace sapere chi è chi scrive, che storia ha.

    *Edda, credo anche io di aver raccontato la storia delle mie ricette e dei miei luoghi, senza per forza aprirmi troppo (cosa che non amo). Ma non avevo mai pensato ad etichettare le ricette di casa. Ma mi sono accorta che so ben poco delle ricette tipiche dei miei luoghi e desidero approfondire di più.

    *Artemisia, hai ragione, è una saggia donna :-)

    *Valentina, anche mia madre non cucina volentieri e quasi tutte le nostre ricette di famiglia sono di mia nonna. Ma non per forza le ricette devono essere tramandate da madre o nonna. Sicuramente ciò che cucini ha una sua storia ed è quello che interessa.

    *Carlotta, è proprio il qb che rende ogni volta diversa una ricetta. Bello che sia così, no?

    *Arthurs Tochter, gar nicht schlecht getippt :-) Du lernst noch Italienisch!!

    *La mia cucina, wir sprachen eher darüber, daß es sehr viele Blogs gibt, die wirklich nur Foto und Rezept veröffentlichen, ohne etwas dazu zu schreiben. Das ist doch das Schöne der Blogs, die Geschichte eines Rezepts zu erfahren. Ich für mein Teil habe gemerkt, daß ich mich zu wenig mit der traditionellen Küche des Münsterlandes und Rheinlandes (wo meine Mutter herkommt) auseinandergesetzt habe, und das möchte ich ändern.

    *Brii, ma tu hai un’altra grande fortuna che non hanno molti: hai tantissimi amici con cui condividi la tua passione per la cucina e anche le loro/vostre ricette hanno una storia speciale.

    *Jajo, già, avrei alcune storielle da raccontare sul primo approccio di mia madre con la cucina italiana :-)) Grazie per lo spunto. Sai che nessuno mi chiama con il mio nome intero? Lo facevano solo gli insegnanti a scuola.
    Un blog aperto non credo faccia per me. Le ricette di famiglia mi stanno molto a cuore e vorrei che le loro storie rimanessero in questo mio spazio. Condivisione sì, ma fino ad un certo punto. So’ strana? :-D

    *Flo, bello poter attingere al tuo sapere di farmacista.

    Un buon weekend a tutti voi!

  50. Fiordilatte ha detto:

    noto con piacere che siamo tutte/i interessati si alle ricette ma anche e soprattutto ai ricordi e alla persona che c’è dietro il blog :) Io è da tempo che voglio riordinare le “ricette di nonna Lina” ma rimando sempre ;)

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