Weihnachtsmärkte in der Schweiz

Geschrieben am 7 December 2009 | 66 Kommentare

Angelo a Baden

Hier bin ich wieder nach einer intensiven Arbeitswoche und einem Wochenende mit der Familie in der Schweiz. In Baden, Bern, Zürich und Basel habe ich weihnachtliche Luft und Atmosphäre geschnuppert …. und ganz viel Raclette-Geruch :-)

Nach Luzern habe ich endlich auch Bern besichtigt. Mir hat die Stadt sehr sehr gut gefallen, fast noch besser als Luzern. Die Bären waren leider nicht da, nachdem sich vor einigen Tagen dieser schreckliche Unfall ereignet hat. Aber der Bär ist in allen Formen und Varianten in der Stadt allgegenwärtig.

Der Weihnachtsmarkt in Bern war leider etwas enttäuschend, der in Baden sehr schön und rustikal, den in Zürich würde ich ganz toll unter freiem Himmel finden anstatt im Bahnhof . Weiter »

Bratäpfel mit Marzipan

Geschrieben am 27 November 2009 | 85 Kommentare

Mele al forno al marzapane

Heute müßte ich eigentlich eine Torte posten oder mit Sekt mit euch anstoßen. Aber ich habe kein Alkohol im Haus und die Torte muss ich auch verschieben. Trotzdem wird heute gefeiert. Das Warten hat endlich ein Ende und ich habe die Antwort bekommen, auf die ich lange gewartet habe. Nach 12 Jahren kann ich mich nun darauf verlassen, daß meine Arbeitsstelle sicher ist. Diese Zeit hat mich viel Kraft und Energie gekostet, viele schlaflose Nächte. Jetzt scheint das happy End zu nahen. Und ich freue mich außerordentlich. Ich mag es normalerweise nicht, mich zu sehr im Blog zu öffnen und sentimental zu werden, aber heute muss ich wirklich all den Leuten danken, die an mich geglaubt haben. Ich habe nämlich zum Schluss nicht mehr geglaubt, daß es irgendwann klappen würde. Danke. Weiter »

Som Tam – Papayasalat

Geschrieben am 25 November 2009 | 41 Kommentare

Insalata di papaya verde

Qualcuno mi manderà a quel paese perchè presento ingredienti esotici ed introvabili, però forse un giorno ci sarà qualcuno che trova questo strano frutto e sarà contento di trovare una ricetta in rete. Quindi procedo :-) L’insalata l’avevo proposta già nel 2007 dopo aver frequentato un corso di cucina thai. La feci con il cavolo rapa, come ci disse la nostra insegnante tailandese, l’ortaggio europeo più simile alla papaya verde. Per puro caso ho scoperto che la papaya verde ce l’avevo proprio sotto al naso, nel mio negozietto asiatico. Solo che non l’ho mai riconosciuta come tale e quindi mai provata. Beh, è stata una gran bella scoperta. Molto delicato il sapore, non ha nulla a che vedere con la papaya che conosciamo. Ho riadattato la ricetta cercando di imitare quella che mangio sempre in un ristorante thai. Fresca e saporita, rievoca l’estate. E ci manca poco, visto che anche qui le temperature non vogliono saperne di calare.
Allora, se mai doveste trovare la papaya verde, provatela in questo modo. Se non la trovate, cosa più probabile, provate la ricetta col cavolo rapa.

Insalata di papaya verde

Ingredienti per 2-3 persone

  • 1 papaya verde
  • 2 gambi di sedano
  • 2 pomodori
  • 1 mazzetto di coriandolo fresco
  • 2 lime
  • 1 peperoncino fresco
  • 1 manciata di arachidi
  • 2 cucchiai di salsa di soia
  • 3 cucchiai di salsa di pesce
  • 1 cucchiaino di zucchero di canna
  • 1 cucchiaio di olio d’oliva (o se preferite di sesamo)

Preparazione: sbucciare la papaya verde, eliminare i semini e tagliarla a julienne. Tagliare il sedano a fettine sottili, tagliare i pomodori a pezzetti, tagliare uno dei due lime a pezzetti, tritare il coriandolo e tagliare il peperoncino a rondelle, eliminando prima i semini. Tritare le arachidi grossolanamente. Mischiare il tutto in una scodella.
Preparare il condimento mischiando la salsa di soia, la salsa di pesce, il succo dell’altro lime, l’olio e lo zucchero. Condire l’insalata.

Insalata di papaya verde

Deutsche Ecke

Salat der grünen Papaya

Diesen Salat habe ich bereits 2007 vorgestellt, nachdem ich einen thailändischen Kochkurs besucht hatte. Allerdings musste ich ihn mit Kohlrabi machen, da ich dachte, die grüne Papaya sei unauffindbar hier (das meinte auch unsere Kursleiterin). Vor einiger Zeit habe ich entdeckt, daß ich die grüne Papaya genau vor der Nase hatte, und zwar hier in unserem kleinen Asialaden. Ich hatte diese grüne Frucht nur nie als grüne Papaya erkannt (und auch nie gefragt!!). Also wurde der Salat nochmal mit den Originalzutaten probiert. Schmeckt viel viel besser als mit Kohlrabi. Diesmal habe ich versucht, den Salat aus dem Thai-Restaurant nachzumachen und habe statt Möhren Stangensellerie verwendet. Ich habe die grüne Papaya schon in mehreren Asialäden gesehen, sie sollte also hier in Deutschland nicht so schwer zu finden sein. Der Salat schmeckt scharf und erfrischend zugleich. Etwas sommerlich vielleicht, aber die Temperaturen scheinen ja hier nicht unbedingt sinken zu wollen :-)

Zutaten für 2-3 Personen

  • 1 grüne Papaya
  • 2 kleine Stangen Sellerie
  • 2 Tomaten
  • 1 Bund frischer Koriander
  • 2 Limetten
  • 1 rote Chilischote
  • 1 Handvoll Erdnüsse
  • 2 EL Sojasauce
  • 3 EL Fischsauce
  • 1 TL Rohrzucker
  • 1 EL Olivenöl (oder Sesamöl)

Zubereitung: Die Papaya schälen, entkernen und in Juliennestreifen schneiden. Den Sellerie in Scheiben schneiden, die Tomaten in Stücke schneiden, eine der zwei Limetten ebenfalls in Stücke schneiden. Den Koriander grob hacken, die Chilischote entkernen und fein schneiden, die Erdnüsse grob hacken. Alles in einer Schüssel vermischen.
Sojasauce, Fischsauce, Rohrzucker, Saft der zweiten Limette und Öl verrühren und über den Salat geben.

Postato da Alex

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Kabeljau in Maronenkruste

Geschrieben am 22 November 2009 | 38 Kommentare

Merluzzo in crosta di castagne

Non lo faccio quasi mai (chissà perchè poi), ma stavolta mi sono letta le ricette all’interno della confezione di castagne precotte. Una delle idee era proprio questa crosta di castagne per il pesce, proposta di uno chef francese. La ricetta originale prevedeva l’utilizzo di varie erbe aromatiche (coriandolo, cerfoglio e aneto), io ho usato solo il coriandolo. Il risultato mi è piaciuto, anche se secondo me è perfezionabile. Magari aggiungendo qualche elemento croccante nella crosta. Credo che si possa sposare bene anche con la carne, ad esempio col filetto di agnello. Sarebbe da provare. Ho servito il pesce con una crema di zucca e castagne (sempre proposta dallo chef), ma non mi ha fatto impazzire. Idee per un buon contorno?

Ingredienti per 4 persone:

  • ca. 600 gr di filetto di merluzzo (4 porzioni)
    130 gr di castagne precotte
  • 60 gr di burro a temperatura ambiente
  • 1 mazzetto di coriandolo (o altre erbe come cerfoglio, aneto, prezzemolo)
  • sale e pepe

Preparazione: tagliare le castagne a pezzetti e metterle con il resto degli ingredienti nel cestello del robot da cucina. Frullare il tutto fino ad ottenere un composto omogeneo. Aggiustare di sale e pepe se necessario. Salare il pesce, distribuire il composto sui filetti formando una crosta alta mezzo centimetro. Cuocere per circa 10 minuti nel forno preriscaldato a 170°. Servire a piacere con un purè di zucca.

Deutsche Ecke

Kabeljau in Maronenkruste

Ich mache es sehr selten, aber diesmal habe ich mir die Rezeptideen in der Verpackung der Maronen genauer durchgelesen. Ein Rezept eines französischen Küchenchefs war eben dieser Kabeljau mit Maronenkruste. Hat mir gut geschmeckt! Das Originalrezept war mit verschiedenen frischen Kräutern, ich hatte allerdings nur Koriander. Meiner Meinung nach passt die Kruste auch gut zu Fleisch, zum Beispiel zu Lammlachsen. Die Kürbis-Maronen-Crème, die ich dazu serviert habe, stammt auch vom Originalrezept, hat mir aber nicht besonders geschmeckt. Ideen für eine bessere Beilage?

Zutaten für 4 Personen

  • 600 g Kabeljaufilet (4 Portionen)
  • 60 g weiche Butter
  • 1 Bund frischer Koriander (oder Kerbel, Dill, Petersilie, etc.)
  • 130 g vorgekochte Maronen
  • Salz und Pfeffer

Zubereitung: Die Maronen in Stücke schneiden und zusammen mit Butter, Kräuter, Salz und Pfeffer in der Küchenmaschine zu einer homogenen Masse verarbeiten. Bei Bedarf nachsalzen und pfeffern. Die Fischfilets salzen und die Maronenmasse 1/2 cm dick darüber streichen. Im vorgeheizten Ofen bei 170° C ca. 10 Minuten garen.

Postato da Alex

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Ricotta-Birnen-Kuchen

Geschrieben am 19 November 2009 | 82 Kommentare

Torta ricotta e pere

In questo blog troverete pochissimi dolci con la frolla. Odio farla, odio stenderla, odio usare il mattarello. Credo sia l’unica cosa che io non abbia ereditato da mia nonna che faceva magie col mattarello. Per stendere la pasta ho l’Imperia, ma quando si tratta di stendere la frolla combino gran casini e quindi la evito. Ma qualche settimana fa vedo questa ricetta di Enza. Cavoli se mi ispira. Ma è con la frolla, sopra e sotto poi. Decido di farla, come sfida con me stessa, come gesto di affetto nei confronti di Enza. Intanto ho dovuto cambiare le dosi perchè mi ha messo in crisi quella farina di grano duro della sua ricetta. Ho pensato di aggiungere della farina di mandorle, ma poi ho dovuto aumentare anche la dose di burro perchè quel briciolame non ne voleva sapere di farsi impastare. Ok, impasto riuscito. Lo metto in frigo e lì me lo dimentico per oltre 12 ore. Quando lo ritiro fuori dal frigo mi ritrovo una palla dura dura che ci avrei potuto ammazzare qualcuno. Avevo Marzia in linea che mi assisteva in diretta. „Ammorbidiscila dando dei colpetti col mattarello“. Tiro fuori il mio mattarello (che poi è un minimattarello indiano per chapati). I vicini di casa avranno pensato che stavo smantellando la cucina. Niente, ho dovuto aspettare mezz’ora prima di riuscire a dare una forma piatta a quella palla di impasto. Alla fine ho usato il trucchetto svelatomi da Enza su facebook e ho rivestito lo stampo con dei dischi di impasto. Ma avevo ancora il disco superiore da stendere – e quello non lo potevo mica fare con i dischi (anche se Enza poi mi ha detto che funziona lo stesso). Ho steso la restante frolla tra due fogli di pellicola (anche se su FB mi avevano detto di farlo tra due fogli di carta da forno). Per me è stata una fatica immane, sono impedita in queste cose. Temevo che quella frolla mi si sciogliesse tutta, tanto la stavo maneggiando. Vabbè, alla fine ci sono riuscita a mettere il coperchio sulla torta, la soddisfazione è stata grande, la torta è deliziosa. Ma per la prossima ricetta con la frolla dovrete aspettare un bel po‘.

Ah, Enza. A me i 20 minuti di cottura non sono bastati. Anzi, ci sono voluti almeno 45 minuti. Quindi regolatevi secondo il vostro forno, non sempre si possono indicare dei tempi di cottura precisi.

Torta di ricotta e pere

Ingredienti per uno stampo da 26 cm

Per la frolla

  • 400 gr di farina
  • 100 gr di farina di mandorle
  • 230 gr di burro freddo a cubetti
  • 170 gr di zucchero a velo
  • 3 tuorli
  • scorza di limone grattugiata
  • 1 pizzico di sale


Per il ripieno

  • 500 gr di ricotta
  • 120 gr di zucchero semolato
  • 50 gr di cioccolato fondente
  • 2 pere a cubetti

Preparazione: impastare il più velocemente possibile con una lama metallica il burro freddo con lo zucchero, aggiungere le uova, la scorza di limone ed il sale e da ultimo le farine fino a farne un briciolame.

Con la punta delle dita raccogliere le briciole e impastare fino ad ottenere una palla di impasto perfettamente omogenea. Attenzione a non lavorarla troppo.

Avvolgere l’impasto in un sacchetto di nylon per alimenti e riporlo in frigo per almeno 3 ore.

Nel frattempo setacciare la ricotta e mescolarla allo zucchero, al cioccolato a piccoli pezzi e alle pere.

Foderare lo stampo imburrato e infarinato con un po‘ più della metà della pasta frolla mettere il ripieno e coprire con un altro disco di pasta frolla. Praticare dei taglietti con il coltello sul disco superiore e infornare per circa 45 minuti a 180 °C.

Torta ricotta e pere

Deutsche Ecke

Ricotta-Birnen-Kuchen

Rezepte mit Mürbeteig werdet Ihr hier kaum finden. Ich mag ihn zwar sehr gerne, aber ich hasse es, Teig mit dem Nudelholz auszurollen. Ich stelle mich ganz doof an. Ich glaube, es ist das Einzige, was ich nicht von meiner italienischen Oma geerbt habe – sie konnte nämlich mit dem Nudelholz zaubern. Dann habe ich aber vor einigen Wochen diesen Kuchen bei meiner Freundin Enza entdeckt. Den wollte ich unbedingt nachbacken. Es sollte eine persönliche Herausforderung werden. Den Teig zu kneten war nicht so das Problem. Ich habe allerdings den Teig über 12 Stunden im Kühlschrank vergessen. Als ich ihn wieder rausholte, hätte ich damit jemanden erschlagen können. Ich habe mit dem Nudelholz wie wild draufgehauen. Es tat sich nichts, ich musste warten. Zum Schluß habe ich es geschafft, wenigstens den Boden der Springform mit Teig auszulegen. Aber da war ja noch der Teigdeckel, den mußte ich unbedingt ausrollen. Ich habe ihn dann zwischen Klarsichtfolie in ewig langer Arbeit endlich ausgerollt und über die Füllung legen können. Aber danach war ich fix und fertig. Der Kuchen hat super geschmeckt, er sah auch gut aus. Aber auf den nächsten Mürbeteig könnt Ihr lange warten :-)

Zutaten für eine 26 cm-Springform

Für den Teig

  • 400 g Mehl
  • 100 g gemahlene Mandeln
  • 230 g kalte Butter, in Würfel geschnitten
  • 170 g Puderzucker
  • 3 Eigelbe
  • geriebene Zitronenschale
  • 1 Prise Salz

Für die Füllung

  • 500 g Ricottakäse
  • 120 g Zucker
  • 50 g Zartbitterschokolade, grob gehackt
  • 2 gewürfelte Birnen

Zubereitung: Die kalte Butter so schnell wie möglich mit einem großen Messer verarbeiten, Eigelbe, Zitronenabrieb und Salz hinzugeben, zum Schluß das Mehl und die gemahlenen Mandeln. Alles zu einem bröseligen Teig verarbeiten. Mit den Fingerspitzen die Brösel weiter verarbeiten und dann zu einem glatten Teig kneten.
Den Teig zu einer Kugel formen, in Folie wickeln und mindestens 3 Stunden im Kühlschrank ruhen lassen. In der Zwischenzeit den Ricottakäse mit dem Zucker, der Schokolade und den Birnenstückchen vermischen. Die gebutterte und gemehlte Springform mit etwas mehr als der Hälfte des Mürbeteigs belegen, Füllung auf den Teigboden geben. Den restlichen Teig ausrollen und zu einem Teigdeckel formen. Damit den Kuchen bedecken. Den Teigdecken mit einem Messer oder einer Gabel einpieksen.
Im vorgeheizten Ofen bei 180°C ca. 45 Minuten backen.

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